Filippo Latella

Testimone visivo di realtà sociali

La pesca del pesce spada

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Tra le acque misteriose tra Scilla e Messina, ho vissuto l’avventura avvincente della pesca del pesce spada, un rituale millenario che si svolge con maestria e passione. Il mio obiettivo ha immortalato ogni istante di questa pratica unica, in cui l’arpa diventa l’arma principale dei pescatori.

Nelle prime luci dell’alba, quando il mare è appena risvegliato, i pescatori si immergono silenziosamente in questa danza tra l’uomo e il pesce spada. Con arpioni pronti e corde tese, il cacciatore marino aspetta pazientemente il momento giusto. La pesca diventa una sinfonia di movimenti coordinati, una coreografia tra la luce dell’aurora e le ombre sott’acqua.

Le immagini ritraggono le mani abili dei pescatori che lanciano l’arpione con precisione, la lotta tra uomo e pesce, e la vittoria svelata nell’acqua cristallina. L’arpa diventa un’estensione delle loro storie, un attrezzo che collega le generazioni e sottolinea la maestria necessaria per praticare questo antico mestiere.

Il mio reportage si propone di catturare la poesia di questa pratica, in cui ogni lancio di arpione rappresenta una connessione con il passato e un’aspirazione al futuro. Attraverso queste immagini, celebro la forza della tradizione, dell’arte e della pesca del pesce spada tra Scilla e Messina, dove l’arpa diventa un simbolo di perseveranza e rispetto per il mare.


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